Un incoerente e claudicante vagabondaggio in un backlog che spazia dall’alba dei tempi (Mediavox Odyssey o giù di lì) all’altroieri, con un individuo alla scoperta del retrogaming tra grandi classici che avrebbe dovuto conoscere da anni ed escrementi videoludici che sotto il fetore magari nascondono qualcosa di buono...

Tra l’irrefrenabile voglia di riempire librerie su librerie di vecchi pezzi di plastica (vade retro digital delivery, vade retro emulazione) e pellegrinaggi in polverosi mercatini dell’antiquariato in cerca del Santo Graal, o accontentandosi magari di un Tombi a 10 euro...

martedì 2 luglio 2013

Tv Action (Famiclone)

ovvero: dalla Cina con trashume





Oh, il fantastico mondo dei Famiclones! Centinaia di modelli diversi, una faccia tosta come quelle dei politici, quintali di plastica della peggior qualità, vere e proprie truffe atte a gabbare ingenui genitori e destinate a deludere e, perchè no, segnare per la vita, un'intera (o magari anche più di una) generazione di bambini.
Ed io mi ci getto mia sponte in questo mare... ben conscio di apprestarmi a nuotare tra meduse morte, banchi di lattine e residuati industriali, ma per il frutto della conoscenza questo ed altro...

Ok, cominciamo un po' più indietro: tutta colpa di Arino e di Game Center CX. Molti, troppi episodi riguardano giochi usciti solo per Famicom, mai giunti nelle lande europee e quindi impossibili da recuperare in modo tradizionale.

Un Famicom però (specie se con la scatola, condizione praticamente essenziale per i miei acquisti di console) non è proprio economicissimo, e al tutto bisogna sommare i problemi di incompatibilità: quello "video" (che si risolverebbe con un Famicom moddato o con l'ancora più costoso modello AV, ovvero con i due cari cavetti giallo e rosso) e quello "alimentazione" (ovvero la necessità di un adattatore per poter collegare il tutto ad una presa italica, il cui voltaggio è differente da quello in uso nella terra del sol levante).

E come riuscire a giocare con le cartucce giapponesi senza sborsare poi tanto e perdersi dietro a questioni tecniche? La grande soluzione arriva, appunto, dai Famiclones, console cloni prodotte in varie parti del mondo (dalla Cina al Brasile, dalla Russia all'Europa balcanica).
L'obiettivo principale di queste pseudo-console prodotte illegalmente è, ovviamente, quello di spennare qualche idiota incauto acquirente promettendo incredibili contenuti puntualmente inesistenti.


Ciò che trovo molto affascinante nella loro trashosità è che quasi tutti si rifanno nel design a delle console già esistenti. Credo che ormai nessuna sia sfuggita alla scopiazzatura, da quelle più vecchie come il Nes o il Master System alla generazione in corso, con dei fantastici cloni estetici di Ps3 o Wii, i quali però fanno girare solo giochi di 25 anni fa.

Quella che ho recuperato io (10 euro + 10 di spedizione su eBay) prende ovviamente "spunto" dalla prima console Sony, tanto per la "scatola" quanto per il controller.
Quando ho aperto il pacco mi stavo quasi per commuovere per l'incredibile elemento di trashume che veniva letteralmente emanato dal mio primo Famiclone, al pari dell'inconfondibile olezzo proveniente dal prodotto intestinale di un equino.

Al tatto è la cosa più orrendamente plasticosa sulla quale abbia mai posato le mie falangi. Inoltre la console (chiamiamola così) è leggerissima, immagino che i circuiti interni siano piccoli e che il resto sia vuoto (sono anche un po' tentato di aprirla, giusto per curiosità, ma non mi fido molto delle mie capacità manuali...).

Un'altra cosa abbastanza oscena, e che purtroppo a differenza delle precedenti ha un impatto sull'utilizzo, è come abbiano risparmiato sulla lunghezza dei cavi. Passi quello di alimentazione, ma quello del controller è cortissimo e mi costringe quasi a tenere la console sulle ginocchia, altro che sotto al televisore...
L'alimentatore non collabora molto con la presa di corrente, in quanto bisogna assicurarsi che sia spinto ben  bene fino in fondo, il tutto tra scricchiolii vari, e perdipiù si scalda come un fornetto già dopo pochi minuti di utilizzo. Le istruzioni dicono che è normale, quindi fidiamoci...

Vabbè, lasciamo stare le parti tecniche e torniamo all'aspetto principale della truffa famicloniana, ovvero i giochi. 
La cosa prinpale che salta agli occhi osservando la scatola è la promessa di una mirabolante (per l'epoca, ovviamente) grafica 3d, con tanto di personaggi riconoscibili sul fronte (ecco fare capolino il caro Crash) e piena di screenshots di giochi Ps1 (non grabbati molto bene a dire il vero, per usare un eufemismo) sul retro.
Ovviamente, come detto sopra, la console è un Famicom, quindi distante tecnicamente parecchi anni da tutto questo. E non finisce qui, visto che la scatola vanta anche l'inclusione della bellezza di 9999999 (!!) giochi già presenti all'interno della console.



10 milioni di giochi inclusi... wow! ... Ok... passi che un genitore poco esperto in materia si faccia abbindolare dalla forma della console e dalle immagini stampate sulla confezione, ma credere a quest'ultima panzana... beh, uno forse se le va anche a cercare...
I giochi, infatti, sono la bellezza di 9. Il resto della lista milionaria è composto da infinite ripetizioni dei suddetti, tutti con il titolo leggermente modificato.
Una trashosità ed una faccia tosta veramente da Oscar!
E tra i nove giochi non c'è nemmeno un platform... questa è la cosa che mi fa indignare di più. Abbiamo Pacman, Galaxian, qualche titolo sportivo... c'è pure Duck Hunt, tanto per dare uno scopo a quella specie di pistola (che sembra più una mitraglietta, grazie alla seconda impugnatura opzionale) inclusa nella confezione.


E a proposito della confezione bisogna dire che, in almeno qualche centimetro di spazio, è onesta, riportando infatti il numero effettivo nonchè il titolo dei giochi in questione (certo, poco più in là campeggia comunque la scritta "9999999 giochi", ma l'aperta contraddizione aggiunge un tocco di poesia ossimorica al tutto).

Questa mistica esperienza col mio bel "Tv Action" mi ha tra l'altro fatto tornare alla luce dei ricordi sopiti... molto probabilmente io avevo già posseduto un Famiclone. Ho un vago ricordo infatti proveniente dalla mia infanzia, quando la mia unica console da casa era il Nintendo 64: una pseudo console presa dai miei a poco prezzo e con diversi giochi inclusi, tra cui quello che ora ritengo fosse Track & Field. Avere accanto il Nintendone con i suoi Mario, Zelda e Banjo però ha fatto sì che la mia attenzione non sia rimasta a lungo sul Famiclone, il quale se ben ricordo è stato dato via dai miei (sempre ansiosi di liberare spazio della casa dai miei giocattoli...), penso per qualche raccolta di beneficenza.
Ricordo inoltre che ad un centro commerciale abbiamo provato a comprare un gioco, una sorta di picchiaduro a scorrimento dei Power Rangers. Ora non so che diavolo di cartuccia potesse essere (giochi per Famicom in vendita in un ipermercato?), ma in ogni caso non è andata molto bene. Per qualche motivo non siamo stati in grado di farlo funzionare correttamente, e solo dopo una lunga sessione di prove sono riuscito a fare una partita. Peccato che dopo il miracolo non si sia più ripetuto e che il viaggio successivo della cartuccia sia stato quello conclusosi all'assistenza clienti del negozio, dove abbiamo prontamente ricevuto un rimborso.

Vabbè, smorziamo il ricordofono e facciamo un ultimo appunto, ovvero quello riguardante il nome di questa mia "nuova" console che va ad "arricchire" (lol) la mia collezione: "Tv Action"? Ma dai... ci sono famiclones dai nomi ben più fantasiosi e affascinanti... basti pensare alla fantastica Polystation, all'esuberante Simba's Strider, all'improbabile Terminator 2.

Considerazioni finali: ok, ok, si tratta comunque di una cosa provvisoria. Anche fosse solo a fini collezionistici, un Famicom prima o poi lo recupero di sicuro.
Inoltre non è difficile da immaginare che anche per quanto riguarda le prestazioni siamo su livelli diversi. E' molto facile presumere che i Famiclones prodotti per il mercato europeo supportino esclusivamente i 50hz (ed il caro Tv Action è proprio così).
Alcuni dei giochi che ho provato non mi hanno comunque dato nessun fastidio, mentre qualcuno degli altri mi pare che giri un po' troppo lento e che lo sfondo si muova troppo a scatti quando lo schermo scorre... certo, è un problema che riguarda la totalità delle retroconsole europee però almeno negli altri casi posso pensare al tutto (auto-assolvendomi quindi per il mancato acquisto, ben più oneroso, delle versioni NTSC tanto delle console quanto dei giochi) come ad un effettivo ritorno al passato: ovvero, se all'epoca avessi avuto il Nes, il Mega Drive e compagnia bella non avrei nemmeno saputo di star giocando alla versione "castrata" dei giochi, e questo vale per il 99% dei ragazzini dell'epoca. Perché ricorrere a soluzioni oltreoceaniche quando si può avere l'autentica "esperienza europea" dell'epoca? Non che questo discorso sia proprio azzeccato nel post del Famiclone, ma da qualche parte ce lo volevo pur mettere. Vabbè, basta deliri.

Insomma, da un lato l'acquisto del Famiclone ha avuto la funzione di consentirmi comunque di giocare con dei titoli jappi (pur con le limitazioni di cui sopra) e quindi di iniziare a togliermi qualche primo sfizio (non è raro infatti che, una volta soddisfatto il primo appetito io abbandoni momentaneamente una nuova console per riavvicinarmi ad un'altra, alternandole tutte ciclicamente), dall'altro mi ha permesso di dare una sbirciata nel vasto (seppur terribilmente inquinato) mare dei Famiclones.
E poi, diciamocelo, l'immagine di una pseudo-Ps1 con il coperchio sollevato ed una cartuccia Famicom inserita dentro dove normalmente ci andrebbe un disco... beh, ha un qualcosa di artisticamente sublime...

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